LINEARADIO
today5 Maggio 2023
Sono oramai trascorsi tre anni dalla scomparsa del Maestro Ezio Bosso: il 14 maggio 2020 il musicista torinese che negli ultimi anni aveva scelto Bologna come città adottiva ci lasciava. È ancora fortissima tuttavia la testimonianza del suo lavoro, un lavoro con il quale ha cercato sistematicamente di abbattere qualsiasi tipo di barriera sociale e culturale tra le persone, nell’idea che la musica potesse e dovesse raggiungere tutti. Ezio Bosso aveva un concetto universale della musica e ogni volta, nell’incontro con i musicisti e con il pubblico, affermava che “la musica si fa insieme”.
Un’occasione unica per provare a fare musica insieme nel senso delineato da Ezio Bosso sarà quella di domenica 14 maggio alle ore 18.30: nella Basilica di San Petronio a Bologna, grazie ad un concerto speciale promosso dall’Arcidiocesi, sarà possibile ricordare il Maestro, incontrando nuovamente dal vivo la sua musica.
L’evento fa seguito al Concerto per Ezio Bosso del 15 maggio dello scorso anno, durante il quale una San Petronio gremita aveva respirato all’unisono sulle note della Sinfonia n. 2, Under the Trees Voices. Quest’anno sul palcoscenico allestito nella Basilica sarà nuovamente presente l’orchestra d’archi Buxus Consort Strings guidata da Relja Lukic, affiancata dalla straordinaria violinista solista Anna Tifu: al centro del programma musicale il Concerto n. 1 per violino, orchestra d’archi e timpani di Ezio Bosso intitolato Esoconcerto.
Il concerto nasce, anche in questa occasione, dalla volontà del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, e di Annamaria Gallizio, per anni assistente personale del Maestro Bosso. L’Arcivescovo Zuppi, nel presentare l’evento, oltre a ricordare Ezio Bosso invita a guardare alla sua testimonianza e alla sua musica come una fonte di ispirazione per la pace: “In queste settimane di guerra, vera pandemia che coinvolge tutti, la musica e l’ispirazione di Ezio Bosso ci aiutano a condividere la sofferenza delle vittime e l’ansia della pace. Ricordo con riconoscenza quello che disse al Parlamento Europeo: “La musica non ha confini”. Anche la guerra purtroppo non ha confini perché coinvolge tutti. Dedichiamo il concerto alla pace perché, sempre come diceva Ezio, siamo tutti un’orchestra e la sua passione per la vita e la bellezza possa ispirare vie di dialogo. La musica sia di ispirazione per tutti di volontà, di solidarietà e pace, che supera tutti i confini”.
Così il sindaco Matteo Lepore, nel rinnovare la collaborazione del Comune di Bologna: “Siamo felici di poter testimoniare anche questo anno il forte legame affettivo, umano ed artistico della città di Bologna con Ezio Bosso. Un maestro indiscusso non solo per le sue qualità artistiche ma anche per lo spirito con il quale faceva musica, per gli altri, con gli altri. Il suo lavoro resta fonte di ispirazione per tutti noi, per quanti lo hanno conosciuto e apprezzato in vita, per quanti continuano a conoscerlo attraverso la sua opera.
Vorrei rinnovare un profondo ringraziamento al Cardinale Zuppi e ad Annamaria Gallizio, per anni assistente di Ezio Bosso, per aver fortemente voluto questo evento aperto alla Città.
‘La musica non è di nessuno, la musica è di tutti’ amava ripetere Bosso, e oggi più che mai vogliamo fare nostro questo messaggio sul potere della musica di unire, di costruire ponti, sopratutto in momenti come quello che stiamo vivendo”.
L’evento oltre che per l’iniziativa dell’Arcidiocesi è realizzato grazie al contributo di Fondazione Carisbo, alla collaborazione del Comune di Bologna, di Emergency e del Buxus Consort Festival, festival dedicato al Maestro Ezio Bosso nato nel 2021 a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia.
La collaborazione con Emergency, a cui verrà devoluto il ricavato dell’evento, deriva dal rapporto che il Maestro Bosso aveva con il suo fondatore, Gino Strada. Ezio Bosso nel 2019 aveva invitato Gino Strada a partecipare alla trasmissione Che storia è la musica, andata in onda su Rai 3 con un successo senza precedenti per un evento televisivo dedicato alla musica classica, e in quell’occasione avevano parlato di pace sullo sfondo della Settima Sinfonia di Beethoven.
Simonetta Gola, moglie di Gino Strada, e direttrice della comunicazione di Emergency, nel ricordare il rapporto tra Ezio Bosso e Gino Strada racconta: “C’era stata un’intesa immediata tra Ezio Bosso e Gino Strada, la stessa passione, lo stesso modo ostinato di desiderare quello che ancora non c’è. Ricordo con gratitudine il loro dialogo sulla pace: era un obiettivo comune a cui tendevano attraverso percorsi diversi ma con la stessa convinzione. Grazie alla Buxus Consort Strings che, insieme al ricordo di Ezio Bosso, continua a tenere vivo il senso di quell’incontro e a sostenere Emergency”.
E se l’ingresso sarà libero e aperto a tutti coloro che vorranno partecipare, proprio in ragione della collaborazione con Emergency, verrà istituito un “biglietto responsabile” a favore dell’organizzazione umanitaria fondata da Strada: l’idea del biglietto responsabile nasce dallo stesso Ezio Bosso, che ha sempre sostenuto la necessità di prevedere il pagamento di un titolo di ingresso, e al tempo stesso ha sempre sostenuto la necessità che ognuno potesse partecipare ai concerti e agli eventi culturali indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. Di qui aveva maturato l’idea di un biglietto il cui importo viene scelto direttamente dallo spettatore in fase di acquisto in relazione alle proprie possibilità. Nel caso del concerto in San Petronio a Bologna il biglietto responsabile si tradurrà nella possibilità di effettuare una donazione a Emergency all’ingresso della Basilica.
Le informazioni dettagliate per partecipare sono presenti sul sito www.buxusconsortfestival.it
Scritto da: redazione